Camminare col pellegrino esistenziale come faceva Gesù: riscaldando il cuore, facendo trovare il Signore

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La seconda giornata della XXVI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici è stata dedicata all'approfondimento critico di alcuni aspetti del mondo digitale e della rete in particolare.

La mattinata è stata contrassegnata da una tavola rotonda dal titolo “L'altra faccia della rete” durante la quale sono stati affrontati alcuni dei pericoli che si nascondono oggi nei social network e su internet. Dopo aver passato in rassegna alcune delle dipendenze che la rete può generare, particolare attenzione è stata dedicata a quella che è stata definita un'emergenza educativa: la responsabilità dell'ultima generazione pre-digitale di preservare il valore del rapporto umano reale e non tecno-mediato.

Una seconda tavola rotonda, che ha avuto luogo nel pomeriggio, è stata dedicata ai “tesori della rete” e ha permesso di mettere in luce alcune esperienze di particolare rilievo che essa rende possibili. In particolare Michel Roy, Segretario Generale di Caritas Internationalis ha posto l'accento sulla cosiddetta tecno-solidarietà.

I lavori della seconda giornata sono stati conclusi da una relazione del Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, mons. Claudio Maria Celli, che ha fatto il punto sulla “Presenza cristiana in rete”. Egli, dopo aver ricordato il cinquantesimo anniversario del documento conciliare Inter Mirifica, ha detto che: “di fronte gli sviluppi tecnologici che hanno dato vita a questa nuova cultura senza più confini geografici, dobbiamo chiederci se nel mutato contesto comunicativo siamo capaci di portare all’incontro con Cristo e che per questo serve una Chiesa che riesca a portare calore, ad accendere il cuore. Papa Francesco ha indicato la strada, il bisogno di mantenere quello che lui chiama il passo del pellegrino, né avanti né indietro, ma a fianco, perché è così che deve camminare la Chiesa, a fianco dell’umanità”.

L'invito di Papa Francesco a “camminare con il pellegrino esistenziale, ma come camminava Gesù con quelli di Emmaus, riscaldando il cuore, facendo trovare loro il Signore” (Discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, 21/9/2013) è stato anche al centro delle conclusioni che il card. Ryłko ha pronunciato al termine dei lavori dell'Assemblea Plenaria, sabato pomeriggio. Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici ha inoltre sottolineato, ricordando un discorso dell'allora cardinal Ratzinger, come il compito della Chiesa si possa paragonare all'attività del profeta Amos, che era un incisore di sicomori. “I frutti del sicomoro non possono essere consumati se prima non viene fatta un'incisione. In questo senso il vangelo è un taglio - una purificazione, che diviene maturazione e risanamento. È un taglio, che esige paziente approfondimento e comprensione.”

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