Intervista su Radio Vaticana al responsabile della Sezione Associazioni e Movimenti

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Vista di Piazza San Pietro nell'ultimo incontro di Papa Francesco con i movimenti nella Pentecoste del 2013

Lo scorso 25 luglio 2014 Radio Vaticana ha pubblicato l’intervista di Stefano Leszczynski al Dott. Stefano De Pasquale, responsabile della Sezione Associazioni-Movimenti ecclesiali del Pontificio Consiglio per i Laici con alcune considerazioni in merito all’ormai prossimo III Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, che si svolgerà a Roma dal 20 al 22 novembre 2014.

In essa si ripercorre brevemente l'iter storico dei Congressi mondiali dei movimenti ecclesiali e si sottolinea l'importanza del messaggio della Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium per la vita e la missione di queste realtà associative internazionali in seno alla Chiesa oggi.

D. - Come nasce l'idea di organizzare questo Congresso Mondiale dei Movimenti e delle Nuove Comunità?

R. - La storia dei Congressi mondiali dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità inizia circa 15 anni fa, quando nel 1998 Giovanni Paolo II convoca a Roma, nella solennità di Pentecoste, tutte queste nuove realtà che costituiscono una nuova stagione aggregativa all’interno della Chiesa. In occasione di quell’incontro in Piazza San Pietro con il Santo Padre, il Pontificio Consiglio per i laici promuove ed organizza il Primo Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità. Questo ha un seguito nel 2006, quando Benedetto XVI, a sua volta, convoca a Roma, sempre in occasione della Pentecoste, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità. È bello ricordare che a questo secondo evento partecipano quasi il doppio delle realtà aggregative rispetto a quelle presenti nel 1998, e questo che si terrà dal 20 al 22 novembre del 2014, è il Terzo Congresso mondiale in cui movimenti ecclesiali e nuove comunità si incontrano con l’organizzazione del Pontificio Consiglio per i laici.

D. - Possiamo quasi parlare di un importante percorso storico di crescita per questi movimenti, in continuità con l’evoluzione della storia della Chiesa e dei pontificati…

R. - È bello vedere come ci sia grande continuità in questi eventi ed è bello vedere anche come le tematiche affrontate all’interno dei diversi Congressi cambino, in qualche modo. Perché se il 1998 era un po’ una fase che potremmo definire “quasi adolescenziale” di queste realtà aggregative - nate per lo più dopo il Concilio Vaticano II e che nel 1998 erano sì ormai presenti e attive ma si stavano strutturando - oggi ci confrontiamo con delle realtà diverse, la cui presenza e attività si sono ormai consolidate e che affrontano problematiche e sfide differenti, sia internamente alle proprie comunità, sia in relazione al nuovo forte richiamo di Papa Francesco a questa uscita missionaria. Proprio per questo abbiamo voluto centrare il tema del Congresso scegliendo una frase dell’Evangelii Gaudium.

D. - Evangelizzazione e missionarietà sono due temi ricorrenti: due obiettivi, due traguardi che vengono perseguiti sempre dai Movimenti ecclesiali e dalle nuove comunità. Questo - in un contesto internazionale, mondiale quale sarà quello del Congresso - pone ovviamente delle problematiche interessanti di confronto tra queste realtà ecclesiali…

R. - È molto bello come in queste occasioni ci sia davvero una ricchezza che scaturisce dalla presenza di realtà molto eterogenee tra loro e provenienti da aree geografiche differenti, da tutti i continenti, da realtà agiate e disagiate, da Paesi di evangelizzazione e da Paesi di nuova evangelizzazione. Di fatto, questo costituisce un arricchimento per tutti, sia per le realtà aggregative - ormai consolidate da molti anni più grandi e più diffuse a livello internazionale - sia per le realtà carismatiche appena nate, che forse affrontano problematiche e sfide diverse, ma che possono - di fatto - anche dare una testimonianza di freschezza, di vitalità forse ancora maggiore.

 

Si può ascoltare l'intervista facendo clic qui: http://media02.radiovaticana.va/audio/audio2/mp3/00437728.mp3

 

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