I vangeli tradotti da quattro bibliste

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vangeli

Rossana Virgili (ed.)

Rosalba Manes (Matteo), Annalisa Guida (Marco), Rosanna Virgili (Luca), Marida Nicolaci (Giovanni).
Ed. Ancora 2015

In virtu del loro genio femminile, le
teologhe possono rilevare, per il beneficio
di tutti, certi aspetti inesplorati
dell’insondabile mistero di Cristo.

(Papa Francesco)

(stralci presi dalla presentazione del volume)
I vangeli tradotti da quattro bibliste

Per la prima volta in Italia appare un’opera completa di traduzione e commento ai quattro vangeli realizzata da giovani donne bibliste. Qual è il senso di tale decisione? In linea teorica poco dovrebbe incidere il genere femminile o maschile di uno studioso, ai fini della realizzazione di una

buona traduzione dei vangeli, ma nella realtà concreta questa opzione è assai significativa.

Essa mette in luce, innanzitutto, la presenza ormai affermata e qualificata delle donne nella conoscenza e la competenza della Bibbia, nonché nella docenza e la ricerca delle Scienze ad essa consacrate, fenomeno piuttosto recente e ancora sconosciuto ai più. La materia teologica e, conseguentemente, quella biblica, sono state per secoli, nella Chiesa cattolica, appannaggio del clero e, quindi, del genere maschile, pertanto difficilmente accessibili, quando non addirittura precluse, alle donne in generale. Con il Concilio Vaticano II la restituzione della Bibbia al popolo di Dio ha contemplato anche i religiosi e i laici e, quindi, le donne, permettendo loro di accostarsi agli

studi esegetici, e più in generale agli studi teologici, negli istituti di formazione accademica, come le università pontificie e le facoltà teologiche.

(…)

La parte delle donne

L’entrata in scena delle donne nel mondo degli studi biblici comincia a far vedere i suoi primi frutti. A una passione di rara intensità che esse generalmente mostrano per la Scrittura, si unisce il rigore scientifico custodito da un impegno diligente e tenace, quale la vastità degli studi stessi prevede e chiede. A tutto ciò le donne aggiungono una capacità di intuizione speciale nella comprensione e l’impatto con la profonda e complessa esperienza umana e spirituale che la Bibbia contiene e con l’espressione letteraria con cui essa si consegna.

Trattandosi di una scrittura sapienziale, la Bibbia si presenta, infatti, particolarmente consona all’intelligenza femminile che è fatta di buon senso, intelletto, capacità di discernimento e saggia decisione. Non sarà un caso che, proprio nella Bibbia – fatto altresì condiviso dalle culture dell’intero bacino del Mediterraneo – la donna sia simbolo della Sapienza, quella “fanciulla” che era accanto a Dio mentre creava il mondo (cf Pr 8,22ss.) e da cui ogni inesperto sulla terra prende consiglio per avere la vita (cf Pr 9,1-6).

 

Le caratteristiche di quest’opera

Sullo sfondo di quanto già detto a proposito delle donne bibliste, quest’opera sfrutta la loro originalità a partire dal linguaggio in cui è scritta, sia nella parte della traduzione, sia in quella del commento. Riguardo la traduzione si evidenzia una resa del sottostante testo originario greco in una lingua italiana corrente e comprensibile a tutti, evocativa di esperienze che il lettore può spontaneamente confrontare con le proprie, ma anche attenta a rendere con massima fedeltà, competenza e arte la ricchezza del linguaggio evangelico, dalle sue arcate narrative alle pieghe più sottili delle sue antiche parole.

Riguardo il commento, poi, lo stile è fluido, la scrittura semplice e chiara, espressione di una sensibilita profonda verso i contenuti che passano attraverso un’analisi filologica e formale, redazionale e simbolica, consapevole e accurata, pregnante di notizie storiche, oltre che di letture teologiche e di un vasto panorama di interpretazioni sapienziali e spirituali.

(…)

 

La struttura dell’opera

* Le sezioni del volume dedicate a ogni vangelo si aprono con una “mappa per orientarsi”, che riporta i titoli dei capitoli e delle pericopi maggiori, con la relative pagine. I titoli di capitoli e pericopi non sono “neutri”, ma fortemente caratterizzati, per dare al lettore una prima chiave interpretativa.

* Il testo evangelico è proposto, normalmente, per capitoli interi. Segue il commento, anch’esso articolato capitolo per capitolo. In questo modo si propone al lettore di leggere e comprendere il vangelo così come si presenta oggi nel suo “testo canonico”.

 

8 marzo 2015

Rosanna Virgili

 


Magistero Pontificio

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